Frodi bancarie del falso IBAN
Attenzione agli IBAN riportati sulle fatture ed in particolare quando si tratta di un nuovo fornitore o di un nuovo cliente, oppure quando è stato comunicato un nuovo IBAN rispetto a quello usato in precedenza.
In alcuni casi ci sono veri e propri virus che silenziosamente leggono i dati sul pc, ricercano i codici IBAN e li sostituiscono ad insaputa di clienti e fornitori.
Fondamentale avere installato un antivirus professionale su tutti i pc.
Ci sono poi delle contromisure che possono essere utili a contrastare il rischio, pubblicate il 24 marzo scorso dalla “Commissione informatica e qualità” dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma e che qui si riportano.
FATTURE RICEVUTE
- Leggere l’IBAN esclusivamente dal file XML inviato dal SdI;
- chiedere conferma telefonica dell’IBAN al fornitore;
- salvare l’IBAN sul proprio conto online e su una rubrica cartacea;
- in caso di primo pagamento o variazione dell’IBAN, qualora non sia stato possibile esperire i precedenti passi:
– pagare un acconto di 1 euro indicando un codice di conferma nella descrizione del pagamento es. “X123X”;
– pagare il saldo solo quando il fornitore comunicherà il codice di conferma.
Attuare la procedura indicata al punto 4 anche quando la fattura viene consegnata in formato cartaceo o trasmessa per email.
FATTURE EMESSE
A) In caso di primo incasso o variazione dell’IBAN: comunicare l’IBAN al cliente anche con un altro canale es. telefono, consegna a mano etc.
B) Indicare una parte dell’IBAN anche in un altro elemento della fattura avendo cura di non inserire una stringa IBAN intera, ma solo una parte (es. specificando i primi e gli ultimi cinque caratteri dell’IBAN con indicazione al cliente di verificare la corrispondenza con il codice IBAN visualizzato per intero)